Nome Commerciale:
Valium
Principio Attivo:
Diazepam
Formula Chimica:
7-cloro-1-metil-5-fenil-2,3-diidro-1H-1,4-benzodiazepin-2-one
Forma Farmaceutica:
Fiale 10 mg/2 ml
Classificazione IPCS:
- Di uso comune, ma di efficacia non ancora definitivamente riconosciuta, disponibile entro 30 minuti (2A) [nell’intossicazione da esteri organofosforici]
- Di uso comune, ma di efficacia non ancora definitivamente riconosciuta, disponibile entro 30 minuti (2A) [nell’intossicazione da clorochina]
Indicazioni Terapeutiche:
Intossicazione da esteri organofosforici, intossicazione da clorochina, uso sintomatico nel trattamento di stati di agitazione, di eccitazione motoria di eziologia diversa, nei quadri clinici paranoici-allucinatori, nello stato di male epilettico, spasmi muscolari, nel tetano, in caso di convulsioni febbrili del lattante e del bambino e nella sindrome extrapiramidale indotta da altre sostanze.
Farmacocinetica:
L’insorgenza degli effetti clinici si manifesta entro 30 minuti dopo somministrazione orale e i.m. La concentrazione plasmatica di picco viene raggiunta in media una ora e mezzo dopo l’iniezione. Occorre ricordare che la velocità di assorbimento plasmatico ed il corrispondente picco plasmatico possono subire delle variazioni in funzione della sede e della profondità della iniezione, della quantità di tessuto adiposo e della possibile precipitazione del farmaco a livello del sito di iniezione. Per somministrazione i.v. il diazepam raggiunge la concentrazione plasmatica di picco nei minuti successivi alla somministrazione. Il metabolismo è prevalentemente epatico e produce dei metaboliti attivi, e solo lo 0,1% della dose iniziale viene escreta come tale nelle urine. L’emivita plasmatica è bifasica: una prima fase di eliminazione dura 7-10 ore, segue la seconda fase che dura 2-6 giorni.
Meccanismo d'Azione:
Agisce a livello del SNC e coinvolge la trasmissione GABAergica. L’acido gamma-amminobutirrico (GABA) è il principale neurotrasmettitore inibitorio centrale. Le benzodiazepine come il diazepam, esercitano il loro effetto farmacologico, aumentando l’affinità del recettore per il GABA e il conseguente flusso intracellulare di ioni cloro.
Preparazione e Diluizione:
La soluzione di diazepam è stabile in glucosata al 5 o al 10% e anche in soluzione di cloruro di sodio 0,9%. Non più di 2 fiale ( 4 ml) vanno aggiunti rapidamente al volume totale del liquido di perfusione che non deve essere inferiore a 250 ml. La perfusione deve essere iniziata immediatamente.
Posologia:
- Adulti: 5-10 mg endovena ogni 5-10 minuti secondo la necessità.
- Bambini: 0,2-0,5 mg /Kg endovena ogni 5 minuti secondo necessità; può essere somministrato anche per via rettale.
- Anziani: dosaggi ridotti possono essere sufficienti. 2-2.5 mg per os in 1-2 somministrazioni al giorno, poi aumentare la dose gradualmente in base alla necessità ed alla tolleranza.
Per intossicazioni da clorochina: 1-2 mg/Kg per via endovenosa come bolo iniziale, seguito da 1-2 mg/Kg nelle 24 ore ad una velocità di somministrazione massima di 5 mg/min.
* Indicazione non presente in scheda tecnica, per quanto riguarda l’intossicazione da esteri organofosforici , da clorochina e nella sindrome extrapiramidale indotta da altre sostanze.
Note:
Evitare la somministrazione endoarteriosa, a causa del pericolo di necrosi e la sospensione improvvisa della terapia. La somministrazione deve essere lenta e in un vaso di grosso calibro, per evitare tromboflebite. Nella maggior parte dei casi è sufficiente iniettare il prodotto per via intramuscolare: in questo caso bisogna tener presente che, al pari di molti farmaci, il diazepam può aumentare l’attività della creatinfosfochinasi serica (al più tardi 12-24 ore dopo l’iniezione); bisogna tener conto di ciò nella diagnosi differenziale di infarto del miocardio. Nei malati anziani ed in quelli con labilità cardio-circolatoria, è necessario aver prudenza in caso di somministrazione parenterale di diazepam, soprattutto per via e.v. Il diazepam può causare lieve caduta della pressione arteriosa ed alcune volte transitoria compromissione del respiro, dovrebbero quindi essere disponibili misure per sostenere il circolo o il respiro.
Nei pazienti con modificazione organiche cerebrali (specie arteriosclerotiche) o con insufficienza cardio-respiratoria, la posologia del farmaco deve essere stabilita in funzione della tolleranza variabile del soggetto; in generale per questi pazienti si dovrebbe rinunciare, nel caso di per trattamento ambulatoriale, alla somministrazione parenterale (fatta eccezione per i casi d’urgenza), tali pazienti possono invece essere trattati per via parenterale in ambito ospedaliero con dosi di farmaco ridotte.
Non va somministrato per via parenterale nei bambini al di sotto dei 2 anni di età a causa della presenza di alcool benzilico nella preparazione. Una fiala contiene acido benzoico e sodio benzoato, che potrebbero aumentare il rischio di itterizia nel neonato.
Il farmaco va utilizzato con cautela nei soggetti alcolisti, e nei soggetti ad alto rischio come pazienti con patologie epatiche o epilessia, per la presenza di etanolo.
Per chi svolge attività sortiva, l’uso di farmaci che contengono alcol etilico può determinare positività ai test antidoping.
Precauzioni:
Non assumere alcool durante il trattamento. Il farmaco in linea di principio deve essere iniettato da solo, poiché di solito è difficilmente compatibile con la maggior parte dei medicamenti.
- Insufficienza epatica: la posologia deve essere ridotta del 50%.
- Insufficienza renale: cautela perché i metaboliti sono eliminati per via renale, non sono comunque necessari riduzioni di dose.
Gravidanza ed Allattamento:
Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza perché sono state evidenziate prove di teratogenicità nel topo, nel periodo successivo va somministrato solo in caso di effettiva necessità in quanto può causare variazioni del ritmo cardiaco nel feto che comunque non provocano alcun danno. Il diazepam passa nel latte materno per cui è opportuno sospendere l’allattamento al seno durante l’utilizzo del farmaco.
Controindicazioni:
Ipersensibilità al diazepam o ad uno degli eccipienti. Miastenia grave. Bambini con meno di 6 mesi. Insufficienza respiratoria severa, sindrome dell’apnea nel sonno. Glaucoma ad angolo stretto.
Effetti Collaterali:
Il farmaco è ben tollerato, ma se la posologia non viene adattata alle esigenze individuali, possono comparire effetti secondari dovuti ad una eccessiva sedazione e a rilassamento muscolare. Per via parenterale il farmaco non provoca in genere modificazioni significative della pressione arteriosa. Tuttavia sono stati segnalati leggeri abbassamenti della pressione. Rare le segnalazioni di compromissione della funzione respiratoria, riscontrate prevalentemente dopo iniezione endovenosa, in pazienti arteriosclerotici o in malati che presentavano già una insufficienza respiratoria. L’iniezione endovenosa, può provocare singhiozzo. Nell’uso prolungato si ha dipendenza per dosi elevate e reazioni anafilattiche in pazienti con ipersensibilità verso il farmaco o agli eccipienti.
Conservazione:
A temperatura ambiente (non superiore ai 30°C). conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.