Con il termine “agitazione” s’intende uno stato emotivo caratterizzato da:

  • perdita dello stato di quiete
  • comparsa di sentimenti di inquietudine, ansia o turbamento.

È una forma estrema di eccitazione, caratterizzata da un aspetto tipico, ossia la smania incontrollata di parlare e muoversi più del dovuto.

L’agitazione quindi non si identifica con una malattia in particolare in senso stretto, quanto piuttosto con uno stato di irrequietezza accompagnato da una maggiore attività verbale e motoria, che può avere molteplici origini, non sempre di facile identificazione.

I sintomi caratteristici dell’agitazione psicomotoria comprendono:

  • Irrequietezza motoria;
  • Iper-reattività agli stimoli esterni;
  • Irritabilità;
  • Attività motoria stereotipata e priva di scopo;
  • Riduzione del bisogno/capacità di dormire;
  • Instabilità/fluttuazioni delle manifestazioni.

I sintomi dell’agitazione psicomotoria richiedono un intervento clinico quando il livello di eccitazione, ostilità, mancanza di cooperazione o di controllo degli impulsi della persona interessata è tale da indurre a ritenere che sussista un potenziale rischio di danni per la persona interessata o per chi interagisce con essa.

Alcuni elementi devono indurre a ritenere più probabile un’origine medica (patologia/alterazione organica) dell’agitazione psicomotoria. In particolare: l’età > 45 anni; l’assenza di diagnosi patologie psichiatriche; l’anamnesi familiare negativa per patologie psichiatriche; la presenza di sintomi visivi, uditivi, tattili anomali (scotomi, acufeni, parestesie ecc.); il riscontro di confusione mentale, difficoltà di linguaggio e/o disorientamento; storia o segni di traumi cranici; presenza o anamnesi positiva per specifiche condizioni mediche organiche; insorgenza improvvisa e apparentemente immotivata dell’agitazione psicomotoria.

D’altro canto, va ricordato che la presenza di una diagnosi psichiatrica, non esclude che a determinare l’episodio di agitazione psicomotoria sia una problematica medica acuta di nuova insorgenza. Anche un paziente affetto da un disturbo psichiatrico va, quindi, valutato attentamente anche sul piano organico.

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