Nome Commerciale:
				Intrastigmina			
			
				
Principio Attivo:
				Neostigmina metilsolfato			
			
				
Formula Chimica:
				3-8 dimetilcarbamoiloxi trimetilanilinio			
			
				
Forma Farmaceutica:
				Ffiale 0,5 mg/1 ml			
			
				
Classificazione IPCS:
				Efficacia provata ed universalmente riconosciuta, disponibile entro 2 ore (1B)			
			
				
Indicazioni Terapeutiche:
				Per interrompere il blocco neuromuscolare indotto da curari non depolarizzanti (gallamina, curonio, vecuronio, atracurio, tubocurarina).			
			
				
Farmacocinetica:
				Dopo la somministrazione endovenosa si ottiene l’effetto entro 1-2 minuti; la durata dell’effetto è compresa tra 1 e 2 ore dopo singola somministrazione. Il volume di distribuzione è di 0,4-1 l/Kg; è metabolizzata a livello epatico, l’80% del farmaco è escreto per via renale in 24 ore, immodificato o come metabolita e l’emivita è di 15-90 minuti.			
			
				
Meccanismo d'Azione:
				Agisce inibendo l’acetilcolinesterasi a livello della placca neuromuscolare e dei gangli paravertebrali ma non a livello del SNC, rallenta l’idrolisi dell’acetilcolina aumentando così il tempo di permanenza dell’acetilcolina a livello intersinaptico.			
			
				
Preparazione e Diluizione:
				Vedere “posologia e modalità di somministrazione”			
			
				Posologia:
				
 	- Adulti: 0,5-2 mg endovena lenta (minore o uguale a 1 mg/min), da ripetere se necessario. È consigliata la somministrazione contemporanea di atropina 0,5-1 mg.
 
 	- Bambini: 0,025-0,1 mg/Kg endovena lenta (minore o uguale a 1 mg/min) (minore o uguale a 0,5 mg/min) associata ad atropina 0,01 mg/Kg.
 
 	- Anziani: non raccomandazioni specifiche.
 
* Indicazione non presente in scheda tecnica. L’indicazione è presente in scheda tecnica della specialità Prostigmina, posologia non presente per quanto riguarda i bambini.			 
			
				
Note:
				Non deve essere usata in contemporanea a farmaci miorilassanti depolarizzanti come la succinilcolina perché ne potenzia l’azione depolarizzante.			
			
				Precauzioni:
				In pazienti asmatici, soggetti affetti da bradicardia, infarto del miocardio recente, vagotonia, ipertiroidismo, aritmie cardiache, ulcera peptica, bronchite spastica.
 	- Insufficienza epatica: non raccomandazioni specifiche.
 
 	- Insufficienza renale: non raccomandazioni specifiche.
 
			 
			
				
Gravidanza ed Allattamento:
				Sebbene il rischio di teratogenesi sia scarso, è meglio evitare l’uso della neostigmina nei primi mesi di gravidanza, salvo casi di assoluta necessità; categoria C delle “pregnancy risk categories” della FDA. Non è noto se essa passi nel latte, per questo motivo ne è sconsigliato l’uso durante l’allattamento.			
			
				
Controindicazioni:
				Ipersensibilità al farmaco, ostruzione meccanica dell’intestino o del tratto genito-urinario, peritonite, morbo di Parkinson. Può aumentare l’effetto deprimente l’attività respiratoria dei derivati morfinici e dei barbiturici.			
			
				
Effetti Collaterali:
				Bradicardia, psicosi, agitazione, ansia, porfiria, distensione addominale, reazioni anafilattiche, vertigini convulsioni, cefalea, alterazioni della vista, aumento delle secrezioni bronchiali e faringee, dispnea, broncospasmo, depressione e arresto respiratorio, vomito nausea, debolezza.			
			
				
Conservazione:
				A temperatura ambiente e al riparo dalla luce.