Icatibant è indicato per la terapia sintomatica degli attacchi acuti di angioedema ereditario (AEE).
Nome Commerciale:
FIRAZYR 30 MG
Principio Attivo:
Icatibant
Forma Farmaceutica:
Soluzione iniettabile. La soluzione è un liquido limpido e incolore. Ogni siringa pre–riempita di 3 ml contiene icatibant acetato equivalente a 30 mg di icatibant. Ogni ml di soluzione contiene 10 mg di icatibant.
Classificazione IPCS:
Antidoto con priorità 2B, disponibile entro 2 ore.
Indicazioni Terapeutiche:
Firazyr è indicato per la terapia sintomatica degli attacchi acuti di angioedema ereditario (AEE) negli adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni, con carenza di inibitore esterasi C1.
Farmacocinetica:
Assorbimento
Dopo una somministrazione sottocutanea la biodisponibilità assoluta di icatibant è del 97%. Il tempo per raggiungere la massima concentrazione è di 30 minuti.
Distribuzione
Il volume di distribuzione dell’icatibant (Vss) è di circa 20–25 L. Il legame con le proteine plasmatiche è del 44%.
Eliminazione
Icatibant viene eliminato principalmente tramite una via metabolica e solo una parte inferiore al 10% della dose viene eliminata immodificata nelle urine. La clearance è di circa 15–20 l/h ed è indipendente dalla dose. L’emivita terminale plasmatica è di circa 1–2 ore.
Biotrasformazione
Icatibant è ampiamente metabolizzato da enzimi proteolitici in metaboliti inattivi, che sono in gran parte eliminati nelle urine. Gli studi in vitro hanno confermato che icatibant non viene degradato tramite vie metaboliche ossidative, che non è un inibitore dei principali isoenzimi del citocromo P450 (CYP) (CYP 1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4) e che non è un induttore dei citocromi CYP 1A2 e 3A4.
Meccanismo d'Azione:
Icatibant è un antagonista selettivo e competitivo del recettore di tipo 2 (B2) della bradichinina. Si tratta di un decapeptide sintetico con una struttura simile a quella della bradichinina, ma con 5 aminoacidi non-proteinogenici.
Nell’AEE le aumentate concentrazioni di bradichinina rappresentano il mediatore chiave nella patogenesi della sintomatologia clinica.
Preparazione e Diluizione:
La siringa pre–riempita di icatibant e tutti gli altri componenti sono solo monouso.
Uso pediatrico: La dose appropriata da somministrare viene determinata in base al peso corporeo (vedere posologia)
Quando la dose necessaria è inferiore a 30 mg (3 ml), per l’estrazione e la somministrazione della dose appropriata occorrono i seguenti materiali: adattatore (connettore/raccordo luer lock femmina prossimale e/o distale) siringa graduata da 3 ml (raccomandata).
Posologia:
Adulti
La dose raccomandata per gli adulti è una singola iniezione sottocutanea di Firazyr 30 mg. Nella maggior parte dei casi una singola iniezione di Firazyr è sufficiente a trattare un attacco. In caso di sollievo non sufficiente o di una recidiva della sintomatologia, dopo 6 ore è possibile somministrare una seconda dose di Firazyr. Se la seconda iniezione non attenua i sintomi in modo sufficiente o se si osserva ancora una recidiva, dopo altre 6 ore è possibile somministrare una terza dose di Firazyr. In un periodo di 24 ore non devono essere somministrate più di 3 dosi di Firazyr.
Popolazione pediatrica
La dose raccomandata di Firazyr in funzione del peso corporeo nei bambini e negli adolescenti (di età 2–17 anni) è indicata nella tabella 1 sottostante.
Peso corporeo Dose (volume di iniezione)
12–25 kg 10 mg (1,0 ml)
26–40 kg 15 mg (1,5 ml)
41–50 kg 20 mg (2,0 ml)
51–65 kg 25 mg (2,5 ml)
>65 kg 30 mg (3,0 ml)
Non è possibile raccomandare un regime posologico per bambini di età inferiore a 2 anni o di peso inferiore a 12 kg in quanto la sicurezza e l’efficacia in questo gruppo della popolazione pediatrica non sono state stabilite.
Precauzioni:
Attacchi laringei: I pazienti con attacchi laringei devono essere gestiti in una struttura sanitaria adeguata dopo l’iniezione fino a quando il medico non ritenga sicure le loro dimissioni.
Cardiopatia ischemica: In teoria, in condizioni di ischemia, un farmaco antagonista del recettore di tipo 2 della bradichinina potrebbe causare un deterioramento della funzione cardiaca e una riduzione del flusso ematico coronarico. Va quindi usata prudenza nella somministrazione di Firazyr a pazienti con cardiopatia ischemica o angina pectoris instabile
Ictus: Anche se esistono dimostrazioni a sostegno di un effetto positivo del blocco del recettore B2 immediatamente dopo un ictus, sussiste la possibilità teorica che icatibant possa attenuare gli effetti neuroprotettivi positivi in fase tardiva della bradichinina. Per questo motivo, è necessaria prudenza nella somministrazione di icatibant a pazienti che abbiano subito un ictus da alcune settimane.
Popolazione pediatrica: L’esperienza di trattamento di più di un attacco di AEE con Firazyr nella popolazione pediatrica è limitata.
Gravidanza ed Allattamento:
Gravidanza
Non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte a icatibant. Gli studi sugli animali hanno dimostrato effetti sull’impianto in utero e sul parto, ma il potenziale rischio nell’uomo non e noto. Firazyr va utilizzato in gravidanza soltanto se il potenziale beneficio giustifica i rischi potenziali per il feto (per esempio, in caso di trattamento di attacchi laringei pericolosi per la vita).
Allattamento
Icatibant viene escreto nel latte di ratti in allattamento a concentrazioni simili a quelle presenti nel sangue materno. Non sono stati osservati effetti sullo sviluppo postnatale dei ratti neonati. Non e noto se icatibant venga escreto nel latte umano, ma durante l’allattamento si raccomanda alle donne che vogliono assumere Firazyr di non allattare per le 12 ore successive al trattamento.
Controindicazioni:
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Effetti Collaterali:
Patologie del sistema nervoso: (Comune, da ≥1/100 a <1/10) Capogiro, cefalea
Patologie gastrointestinali: (Comune, da ≥1/100 a <1/10) Nausea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: (Comune, da ≥1/100 a <1/10) Eruzione cutanea, eritema, prurito
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
(Molto comune, ≥1/10) Reazioni in sede di iniezione: Livido in sede di iniezione, ematoma in sede di iniezione, bruciore in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, ipoestesia in sede di iniezione, irritazione in sede di iniezione, intorpidimento in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, sensazione di compressione in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione, orticaria in sede di iniezione e calore in sede di iniezione.
(Comune, da ≥1/100 a <1/10) Piressia
Esami diagnostici: (Comune, da ≥1/100 a <1/10) Aumento transaminasi
Popolazione pediatrica: Nell’ambito di studi clinici sono stati esposti al trattamento con icatibant in totale 32 pazienti pediatrici (8 bambini di età 2–11 anni e 24 adolescenti di eta 12–17 anni) con AEE. Trentuno pazienti hanno ricevuto una singola dose di icatibant e 1 paziente (adolescente) ha ricevuto icatibant per due attacchi di AEE (due dosi in totale). Firazyr e stato somministrato mediante iniezione sottocutanea a una dose di 0,4 mg/kg di peso corporeo fino a una dose massima di 30 mg. Nella maggioranza dei casi, i pazienti pediatrici trattati con icatibant per via sottocutanea hanno manifestato reazioni nella sede di iniezione come eritema, gonfiore, sensazione di bruciore, dolore cutaneo e prurito; queste reazioni sono state di grado da lieve a moderato e sono risultate sovrapponibili a quelle osservate negli adulti. Due pazienti pediatrici hanno sviluppato reazioni in sede di iniezione valutate come gravi che si sono risolte completamente entro 6 ore. Queste reazioni hanno incluso eritema, gonfiore, bruciore e sensazione di calore. Nel corso degli studi clinici non sono state osservate variazioni clinicamente significative dei livelli degli ormoni riproduttivi.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate
Immunogenicita: Durante trattamenti ripetuti di soggetti adulti all’interno degli studi controllati di fase III, sono stati rilevati rari casi di positivita transitoria agli anticorpi anti–icatibant. L’efficacia e rimasta comunque invariata per tutti i pazienti. Un paziente e risultato positivo agli anticorpi anti–icatibant sia prima che dopo il trattamento con Firazyr. Il paziente e stato seguito per 5 mesi, e ulteriori campioni sono risultati negativi agli anticorpi anti–icatibant. Non sono stati riportati casi di ipersensibilita o di reazioni anafilattiche con Firazyr.
Conservazione:
Non congelare. Validità massima 18 mesi.