2B (intossicazioni da mercurio), 3C (intossicazioni da antimonio , argento, arsenico, bismuto, cadmio, cobalto, oro, piombo, platino, rame)
Indicazioni Terapeutiche:
Il DMSA è approvato per il trattamento dell’intossicazione da Piombo nella quale incrementa l’escrezione urinaria del metallo e contemporaneamente antagonizza l’inibizione enzimatica indotta dal metallo. L’azione del DMSA orale è paragonabile a quella del Calcio –EDTA parenterale nel diminuire le concentrazioni ematiche di Piombo.
Il DMSA è indicato per le intossicazioni da Mercurio.
Farmacocinetica:
Dopo somministrazione orale, i livelli di picco si verificano entro circa 3 ore dall’assunzione. La distribuzione è prevalentemente extracellulare e nel sangue è legato prevalentemente alle proteine plasmatiche (>90%) . il farmaco è eliminato principalmente nelle urine, dove l’80-90% appare come composti disulfiti misti. L’emivita di eliminazione del succimero trasformato è circa 2-4 ore. L’eliminazione renale può essere ridotta nei casi di intossicazione da piombo nei bambini.
Meccanismo d'Azione:
DMSA è un agente chelante utilizzato nel trattamento delle intossicazioni da metalli pesanti. Favorisce l’escrezione urinaria di Piombo e Mercurio
Preparazione e Diluizione:
Per i pazienti pediatrici che non possono ingoiare le capsule , queste possono essere mescolate con succo di frutta o cibo.
Posologia:
Da 10 a 30 mg/kg/die per 5 giorni negli adulti. L’efficacia e la sicurezza nei pazienti pediatrici con meno di 12 mesi non sono state stabilite. La dose pediatrica è soggetta a livelli di tossico nel sangue di 45mcg/dl e prevede la somministrazione di 10 mg/kg o 350 mg/m(2) ogni 8 ore per 5 giorni e successivamente, stessa dose ogni 12 ore per 14 giorni
Intossicazione da Piombo: la formulazione orale è ufficialmente approvata dalla FDA per l’uso nei bambini con concentrazioni plasmatica di Piombo maggiore di 45 µg/dl. Il DMSA può tuttavia ridurre la concentrazione plasmatica di piombo anche negli adulti.
Intossicazione da Mercurio e Arsenico :l’intossicazione da composti inorganici mercuriali e da composti arsenicali può esitare in gravi gastroenteriti e shock. In tali circostanze la capacità dell’intestino di assorbire il DMSA somministrato per via orale può essere gravemente compromessa e può essere preferibile l’uso di un agente disponibile per via parenterale. Se non si presentano le condizioni sopra descritte la posologia rimane uguale a quella utilizzata per le intossicazioni da Piombo.
Note:
Non è permessa la chelazione profilattica.
La somministrazione di DMSA non dovrebbe sostituire l’allontanamento del paziente dalla fonte di intossicazione.
Precauzioni:
Monitorare i livelli plasmatici del metallo ogni settimana fino a quando i valori non si sono stabilizzati (possibile recrudescenza del quadro clinico per ridistribuzione dei metalli pesanti); mantenere un’adeguata idratazione del paziente durante la terapia; somministrare con cautela nei pazienti con storia di epatopatie e di insufficienza renale. È sconsigliato prolungare la terapia per più di 3 settimane.
Il succimero non deve essere usato a scopo profilattico nei soggetti esposti cronicamente a metalli pesanti, per i quali invece deve essere individuata ed eliminata la fonte di esposizione.
Gravidanza ed Allattamento:
Il farmaco rientra nella categoria C (indeterminata) della classificazione FDA. Il suo effetto sulla gravidanza umana non è stato ancora determinato.
Controindicazioni:
Storia di allergia al farmaco.
Poiché il succimero e i suoi prodotti di trasformazione sono eliminati per via renale, l’efficacia e la sicurezza del farmaco, in pazienti con insufficienza renale, sono incerte.
Non vi è evidenza clinica che dimostri che il succimero aumenta l’eliminazione dei metalli tossici durante emodialisi nei pazienti anurici
Effetti Collaterali:
I disturbi gastroenterici, inclusi anoressia, nausea,vomito e diarrea sono i più comuni effetti collaterali e si verificano in meno del 10% dei pazienti. Le urine possono avere un odore mercaptano-simile senza alcuna implicazione clinica.
Un lieve e reversibile aumento delle transaminasi epatiche è stato osservato nel 6-10% dei pazienti.
In meno del 5% dei pazienti sono stati riportati rash cutanei; alcuni di questi casi hanno richiesto la sospensione del trattamento.
Occasionale, lieve e moderata neutropenia.
Sono stati osservati minimi aumenti dell’escrezione urinaria di zinco e rame, con scarsa o nulla rilevanza clinica.
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Medici
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