Nome Commerciale:
Praxbind
Principio Attivo:
Idarucizumab
Formula Chimica:
Frammento di anticorpo monoclonale umanizzato (Fab) con formula bruta C=2131 H=3299 N=555 O=671 S=11.
Forma Farmaceutica:
Soluzione inettabile/per infusione, 2,5 g / 50 ml.
Soluzione da limpida a leggermente opalescente, da incolore a leggermente gialla.
Classificazione IPCS:
A da indicazione CAV PAVIA
Indicazioni Terapeutiche:
Praxbind è un inattivatore specifico per dabigatran ed è indicato nei pazienti adulti trattati con Pradaxa (dabigatran etexilato) nei casi in cui si rende necessaria l’inattivazione rapida dei suoi effetti anticoagulanti:
- Negli interventi chirurgici di emergenza/nelle procedure urgenti
- Nel sanguinamento potenzialmente fatale o non controllato.
Farmacocinetica:
Distribuzione: cinetica di distribuzione multifasica e limitata
distribuzione extravascolare. Dopo l’infusione endovenosa di una dose di 5 g, il volume geometrico
medio di distribuzione allo stato stazionario (Vss) era 8,9 L (coefficiente geometrico di variazione
(gCV) 24,8%).
Biotrasformazione: numerose vie contribuiscono al metabolismo degli anticorpi e comportano la biodegradazione dell’anticorpo in piccoli peptidi
o aminoacidi.
Eliminazione: rapida, con una clearance totale di 47,0 mL/min (gCV 18,4%),
con un’emivita iniziale di 47 minuti (gCV 11,4%) e un’emivita terminale di 10,3 ore (gCV 18,9%).
Dopo la somministrazione endovenosa di 5 g di idarucizumab, il 32,1% (gCV 60,0%) della dose è
stato recuperato nelle urine in un periodo di raccolta di 6 ore e meno dell’1% nelle 18 ore successive.
Si suppone che la parte restante della dose venga eliminata mediante il catabolismo delle proteine,
principalmente a livello renale. Osservazione di proteinuria transitoria per il passaggio elevato di proteine attraverso i reni dopo somministrazione
endovenosa di 5 g di idarucizumab in bolo/in tempi brevi. In genere, la proteinuria transitoria ha
raggiunto il valore di picco circa 4 ore dopo la somministrazione di idarucizumab e si è normalizzata
entro 12-24 ore. In casi singoli, la proteinuria transitoria è perdurata per più di 24 ore.
Meccanismo d'Azione:
Idarucizumab è un inattivatore specifico per dabigatran. È un frammento di anticorpo monoclonale
umanizzato (Fab) che si lega con altissima affinità a dabigatran, circa 300 volte più potente
dell’affinità di legame di dabigatran per la trombina. Il complesso idarucizumab-dabigatran è
caratterizzato da una associazione rapida e da una dissociazione estremamente lenta che lo
rendono un complesso molto stabile. Idarucizumab si lega in maniera potente e specifica a
dabigatran e ai suoi metaboliti e ne neutralizza l’effetto anticoagulante.
Preparazione e Diluizione:
Praxbind non deve essere miscelato con altri medicinali. Inoltre è solo monouso per infusione o iniezione in vena. Una linea endovenosa preesistente può essere utilizzata per la somministrazione di Praxbind. Prima e dopo l'infusione si deve effettuare il lavaggio della linea endovenosa con una soluzione iniettabile di cloruro di sodio 0,9%. Non devono essere somministrate altre infusioni in parallelo usando lo stesso accesso endovenoso.
Posologia:
La dose raccomandata di Praxbind è di 5 g (2 x 2,5 g/50 mL).
La somministrazione di una seconda dose di 5 g di Praxbind può essere presa in considerazione nelle
seguenti situazioni
-in presenza di recidiva di sanguinamento clinicamente rilevante con tempi di coagulazione
prolungati
-se la potenziale ricomparsa del sanguinamento dovesse essere pericolosa per la vita e se si
dovessero osservare tempi di coagulazione prolungati
-se i pazienti dovessero avere necessità di un secondo intervento chirurgico di emergenza/una
seconda procedura d’urgenza e presentare tempi di coagulazione prolungati.
Non è stata studiata una dose massima giornaliera.
Praxbind (2 x 2,5 g/50 mL) viene somministrato per via endovenosa, tramite due infusioni consecutive
di 5-10 minuti ciascuna o tramite iniezione in bolo.
L’inattivazione dell’effetto della terapia con dabigatran espone i pazienti al rischio
trombotico. Per ridurre questo rischio, si deve considerare la ripresa della terapia anticoagulante non appena clinicamente appropriato.
Il trattamento con Pradaxa può essere ripreso 24 ore dopo la somministrazione di
Praxbind, se il paziente è clinicamente stabile e se è stata raggiunta un’emostasi adeguata.
Dopo la somministrazione di Praxbind, è possibile avviare un’altra terapia antitrombotica (ad es.
eparina a basso peso molecolare) in qualsiasi momento, se il paziente è clinicamente stabile e se è stata
raggiunta un’emostasi adeguata.
Note:
Praxbind contiene 50 mg di sodio per dose: attenzione se si segue
una dieta a contenuto controllato di sodio.
Precauzioni:
Informare il medico o l’infermiere:
-se è allergico a idarucizumab o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
-se ha una malattia genetica chiamata intolleranza ereditaria al fruttosio. In questo caso, il
sorbitolo contenuto in questo medicinale può causare gravi reazioni avverse.
Bambini e adolescenti
Non ci sono informazioni relative all’uso di Praxbind nei bambini.
Altri medicinali e Praxbind
Informare il medico se si stanno assumendo, o si ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro
medicinale. È improbabile che Praxbind influisca sull’effetto degli altri medicinali o che altri medicinali influiscano sul suo effetto.
Gravidanza ed Allattamento:
Non vi sono dati relativi all’uso di Praxbind in donne in gravidanza. Data la natura e l’uso clinico
previsto del medicinale, non sono stati effettuati studi di tossicità della riproduzione e dello sviluppo.
Praxbind può essere usato durante la gravidanza, se il beneficio clinico previsto è superiore ai rischi
potenziali.
Non è noto se idarucizumab sia escreto nel latte materno.
Controindicazioni:
Nessuna
Effetti Collaterali:
Ipersensibilità: il rischio legato all’uso di Praxbind in pazienti con ipersensibilità nota (ad es. reazione anafilattoide) a
idarucizumab o a uno qualsiasi degli eccipienti deve essere valutato con cautela rispetto al beneficio
potenziale di un tale trattamento di emergenza. Se si manifesta una reazione anafilattica o altra
reazione allergica grave, la somministrazione di Praxbind deve essere interrotta immediatamente e
deve essere avviata una terapia appropriata.
Intolleranza ereditaria al fruttosio: la dose raccomandata di Praxbind contiene 4 g di sorbitolo come eccipiente. Nei pazienti con
intolleranza ereditaria al fruttosio, la somministrazione parenterale di sorbitolo è stata associata a
segnalazioni di ipoglicemia, ipofosfatemia, acidosi metabolica, aumento dell’acido urico, insufficienza
epatica acuta con degrado della funzione di escrezione e sintesi, e morte. Pertanto, nei pazienti con
intolleranza ereditaria al fruttosio il rischio del trattamento con Praxbind deve essere valutato rispetto
al beneficio potenziale di un tale trattamento di emergenza. Se Praxbind viene somministrato a questi
pazienti, si rendono necessarie cure mediche intensificate durante l’esposizione a Praxbind e nelle
24 ore successive all’esposizione.
Eventi tromboembolici: i pazienti in terapia con dabigatran presentano stati patologici di base che li predispongono a eventi
tromboembolici. L’inattivazione dell’effetto della terapia con dabigatran espone i pazienti al rischio
trombotico intrinseco alla loro patologia di base. Per ridurre questo rischio, si deve prendere in
considerazione la ripresa della terapia anticoagulante non appena clinicamente appropriato (vedere
paragrafo 4.2).
Test delle proteine nelle urine: Praxbind causa proteinuria transitoria quale reazione fisiologica al passaggio elevato di proteine
attraverso i reni dopo somministrazione endovenosa di 5 g di idarucizumab in bolo/in tempi rapidi
(vedere paragrafo 5.2). La proteinuria transitoria non è indice di danno renale, ciò deve essere tenuto in
considerazione nel caso di esame delle urine.
Contenuto di sodio
Questo medicinale contiene 2,2 mmol (o 50 mg) di sodio per dose. Ciò deve essere tenuto presente dai
pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio.
Conservazione:
Prima dell’uso, il flaconcino chiuso può essere tenuto a temperatura ambiente (25°C) per un periodo
massimo di 48 ore, se conservato nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce, o
fino a 6 ore se esposto alla luce. Dopo l’apertura del flaconcino, la stabilità chimico-fisica durante l’uso
di idarucizumab è stata dimostrata per 1 ora a temperatura ambiente.
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente dopo averlo aperto,
a meno che il metodo di apertura precluda il rischio di contaminazione di microbica. Se non viene
usato immediatamente, l’utilizzatore è responsabile dei tempi e delle condizioni di conservazione prima
della somministrazione.
Non sono state osservate incompatibilità tra Praxbind e i set di infusione in polivinile cloruro,
polietilene o poliuretano o siringhe di polipropilene.